Era un sabato sera come tanti al Teatro Sociale di Palazzolo sull’Oglio. Stagione 2019-2020. Si faceva spettacolo come di consueto (quando ancora si poteva). Un solo attore in scena. Niente scenografia se non una sedia. Uno spettacolo di prosa, un monologo delicato ma avvincente.
E’ stato nel punto più intenso della rappresentazione, quello in cui è nascosta la cifra dello spettacolo, dove la parola dell’attore si sposa con il gesto e ti lascia in disequilibrio per qualche secondo, creando un’atmosfera unica, magica e irripetibile, che una delle nostra irriducibili affezionate signore del pubblico in prima fila, scarta una caramella e rompe quell’istante stravolgendolo per sempre.
Questo è il Teatro. Imprescindibilmente irripetibile. A tratti imprevedibile. Nemmeno se provassimo altre mille volte a rimettere in scena la stessa situazione dal vivo riusciremmo a renderla anche solo lontanamente uguale. Perchè il Teatro è più simile alla vita che al mondo del cinema. Il Teatro è vita.
Le arti performative, sia che si tratti di insegnamento che di spettacolo, hanno bisogno dell’incontro, della relazione. Dal vivo. In presenza. Perché il rumore della caramella scartata dalla nonnina in prima fila nel silenzio di uno spettacolo di prosa è Teatro. Sentirsi parte di una platea, seduti uno accanto all’altro per condividere la visione di una rappresentazione, è Teatro. I bambini in platea che fanno baccano per avvertire Cappuccetto Rosso che sotto le coperte c’è il lupo è Teatro. I corpi degli allievi che si incontrano e si scontrano è Teatro. E’ relazione. Fra gesto e parola. Fra persone. Fra palco e platea.
Lo sappiamo: questa pandemia ha colpito più duramente alcuni settori. Non da ultimi l’insegnamento e il Teatro.
Ma non è questa la sede per i lamenti. Qui si crea. E con le lagne non si quaglia…
Il Teatro per sua natura non getta la spugna, non si ferma.
Il Teatro è creatività al di là delle difficoltà perchè è in costante interrogazione della realtà.
Il Teatro è una necessità, perchè gli stessi allievi della nostra scuola d’arte hanno espresso la chiara richiesta di continuare le lezioni nonostante il distanziamento. Perchè ne avevano bisogno, se ne fregano che molti dicano che sia bene di ultima necessità.
Il problema, il dramma, il conflitto – ci sono molti modi per definirlo – è il motore dello spettacolo e della relazione. Questa sfida per noi è stato l’imprevisto su cui si regge la delicata drammaturgia dal titolo “il teatro ai tempi del covid”.
Abbiamo dato libero sfogo alla creatività, riadattando e stravolgendo alcuni nostri titoli perché potessero essere rappresentati online. Abbiamo pensato ad uno stile di insegnamento nuovo per poter continuare la didattica. Non in streaming, a fruizione passiva, ma sfruttando una piattaforma web che ci permettesse di non perdere una parte importante della relazione, seppur con tutti i limiti della comunicazione audio-video online.
Abbiamo quindi continuato le lezioni della Scuola d’Arte Filodirame, ma online.
Un punto a favore: le giovani generazioni conoscono e maneggiano già con abilità i device tecnologici, perchè, volenti o nolenti, sono coetanei.
Il problema? Troppo spesso vengono utilizzati in maniera passiva, generando una cattiva dipendenza: uno dei problemi più grossi che subiscono i nostri ragazzi.
Con il nostro metodo grazie alla connessione virtuale si instaurano relazioni vere, seppur non in presenza fisica, perchè i device vengono utilizzati in maniera interattiva. Il mezzo è tecnologico ma azione e reazione sono umane. Ed è qui che entra in gioco il teatro.
Da Marzo 2020 ad oggi le lezioni della Scuola d’Arte Filodirame non si sono mai fermate. Le difficoltà si sono trasformate in opportunità e i ragazzi hanno potuto sperimentare un nuovo approccio che nemmeno noi, prima d’ora, avevamo esplorato. Ha funzionato.
A Ottobre è andato in scena lo spettacolo Halloween Ghost Talent, pensato e scritto per una fruizione online per le famiglie. Hanno partecipato più di 350 persone. Ha funzionato. Alla grande.
A Dicembre e a Gennaio è stato il turno di un nostro cavallo di battaglia natalizio già conosciuto e amato dal nostro pubblico di giovanissimi, Il Paese delle Mucche Volanti che ha visto la partecipazione di altrettante 400 persone connesse. Ha funzionato. Alla grande.
Sempre a Dicembre un nostro famoso affezionato artista Milanese, Massimiliano Loizzi (che non finiremo mai di ringraziare di cuore), ha accettato di andare in scena online con il suo spettacolo Il Re Nudo. Spettacolo per i grandi questa volta che se lo sono goduto come mai avevano fatto prima. E’ stato speciale.
Lo abbiamo fatto con tutti i crismi formali: la prenotazione, un biglietto (perché il lavoro deve essere retribuito), la fila per entrare e prendere posto (anche se virtuale), l’attesa prima dell’inizio (la quiete prima della tempesta), comode sedute per godersi lo spettacolo (ringraziamo le famiglie per averci fornito le poltrone in sala)
E’ Teatro? Oppure è qualcos’altro? Chi può dirlo?
Non abbiamo interrogato esperti e opinionisti…
In tutte le nostre proposte la relazione interattiva è avvenuta in maniera unica e irripetibile, proprio come vuole il Teatro.
Abbiamo pensato che si tratti di Teatro Fuoriposto. Tutto attaccato. Neologismo per un genere di Teatro?
Qualsiasi cosa sia è piaciuto e ci è piaciuto.
Di certo non può sostituire a pieno titolo il Teatro che ha conosciuto la Storia fino ad oggi. Ma lo fa.
Non possiamo fermare questa macchina in corsa che ci permette di fare il nostro lavoro, uno dei più belli al mondo, dove passione e professione coincidono nonostante tutte le già note difficoltà del fare cultura.
Noi ci siamo, lo facciamo: lezioni e spettacoli online.
Dal Teatro Sociale di Palazzolo che del 1870 ha resistito a due guerre, ripensamenti politici, chiusure temporanee, interventi strutturali, intemperie, terremoti …addirittura una esondazione del fiume Oglio. Non sarà certo un virus che gliela farà in barba 😏.
Li proponiamo per le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo e Secondo Grado.
Li proponiamo per i Comuni che vogliono regalare ai propri cittadini la possibilità di vivere un momento di divertimento e pensiero.
Perché nutrire mente e anima non è un bene secondario.
Cosa ne pensate? Siamo Fuoriposto?
3887810500
compagniafilodirame@gmail.com
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